2 GIUGNO 2021 FESTA DELLA REPUBBLICA – RICOMINCI AMO
Ora, la ricostruzione della nostra Repubblica! Che la metafora della guerra sia o meno giustificata, è comunque certo che la crisi scatenata dalla pandemia ha consumato un’enorme quantità di energie. È vero, non ci sono le macerie, ma serrande chiuse di tanti negozi, nei nostri centri urbani, che ci trasmettono un’impressione fisica che colpisce duramente. Ma gli effetti sono stati ugualmente devastanti, proprio come se dovessimo fare i conti con le conseguenze di un conflitto mondiale. Può sembrare un paradosso, ma chiusi nelle nostre case e nelle nostre città, immobilizzati dai decreti emergenziali, costretti a ridurre al minimo mobilità e contatti, abbiamo comunque bruciato molte più risorse di quante se ne sarebbero consumate se Covid-19 non si fosse abbattuto su di noi.
Risorse economiche certo, ma anche risorse morali e psicologiche. Dopo un anno di coronavirus ci siamo ritrovati con un milione di disoccupati in più e con molte certezze in meno. Più disuguaglianze e meno forze per affrontarle. Con una società divisa tra chi ha potuto contare su qualche forma di garanzia e chi invece si è trovato ad affrontare da solo l’impatto violento della crisi.
Nei primi mesi, quelli dei tricolori, dei canti sui balconi e dei carri militari ….. prevaleva un senso di solidarietà collettiva. Ci siamo stretti attorno al compito di combattere insieme l’ignoto, con una reazione civica che ha sorpreso noi stessi per primi. Abbiamo aiutato famiglie, persone fragili, individui in preda alla disperazione! Ma con il passare del tempo è subentrato invece un senso di sfinimento, uno svuotamento che ha fatto richiudere le finestre e ripiegare le bandiere. E anche noi VOLONTARI, eroi per caso, abbiamo avvertito l’insorgere della stanchezza …più psicologica che fisica. Il clima è cambiato, lasciando posto a uno stato di sospensione e di attesa i cui strascichi rischiano di essere molto pesanti.
Se la ricostruzione ora deve essere la priorità, la domanda quindi è: come usciremo dal letargo per metterci al lavoro con tutto l‘impegno che la situazione richiede? Perché una cosa è certa: non basteranno i soldi europei a rimetterci in moto. Il volume del denaro pubblico messo in campo è portentoso; un’occasione irripetibile nella vita di una generazione. Gli investimenti finanziati dall’Europa sono un sollievo per la economia della nostra Repubblica, già per suo conto fragile e da anni alla ricerca di una ripartenza. Ma la disponibilità finanziaria, l’iniziativa imprenditoriale, e una politica pubblica di nuovo ambiziosa sono tre elementi che per funzionare bene insieme ne richiedono un quarto.
Questo quarto ulteriore ingrediente è una componente immateriale spesso inafferrabile, eppure non meno essenziale rispetto alle altre: la fiducia collettiva. Una voglia di mettersi in gioco sostenuta dalla capacità di agire non solo come singoli individui ma come comunità. Perché è questa la competenza che più manca per la ricostruzione che ci attende. La capacità di agire insieme, essere squadra, consapevoli che la Repubblica siamo noi, spinti da una intenzione comune. Senza aspettarci che sia l’Europa, o lo Stato, o il PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a riempire questo vuoto.
Da decenni si è rinunciato a esercitare questo ruolo, lasciando sguarnito lo spazio tra le istituzioni pubbliche -alle quali ci siamo rivolti con sempre minore fiducia- e i meccanismi di mercato, che agiscono con obiettivi inevitabilmente non coincidenti con l’interesse generale. Con la sola eccezione del Terzo Settore, che però è stato troppo spesso visto – dall’esterno ma a volte anche dal suo interno – come un soggetto destinato a missioni emergenziali, disperate e marginali.
Per questo dedichiamo, noi Volontari AIOS PROTEZIONE CIVILE, questo 2 giugno 2021 al tema del capitale sociale. Perché crediamo che serva alla ripresa del nostro Paese e ancora di più alla ripartenza, tanto quanto il capitale finanziario. Ma, a differenza di questo, è molto più difficile procurarselo!
W L’ITALIA W L’AIOS PROTEZIONE CIVILE
Bari Sede Nazionale, 2 giugno 2021
Il Presidente Volontario
Giacomo Pellegrino