Riflessioni
Le aspettative dei VOLONTARI.
Gestire risorse umane volontarie non è semplice ed è per questo che la ricerca, formazione e gestione di un volontario, sin dal reclutamento, vanno ben programmate e non improvvisate.
Ci accingiamo ad un nuovo anno di attività …. in situazione difficile di emergenza sanitaria covid 19!
Molti enti non profit (odv, ass, culturali, aps) al pari di altre attività economiche profit, stanno chiudendo…forse per sempre!
L’AIOS PROTEZIONE CIVILE, in questo contesto e dopo attente e consapevoli valutazioni, si sta preparando per una nuova fase di reclutamento, con il supporto di tutti i volontari soci, storici e nuovi, ma TUTTI!!!
E lo fa partendo da alcune domande e considerazioni:
Cosa si aspetta un aspirante volontario da un ente nonprofit? E cosa si aspetta un volontario già operativo dalla propria organizzazione?
Conoscere le attese delle parti, ci mette nella condizione di creare relazioni durature e soddisfacenti per entrambe le parti, persone ed ente.
Ecco qualche consiglio che mi perviene da oltre quarant’anni di esperienza personale sul campo:
Un volontario preferisce collaborare con organizzazioni snelle ed efficienti. Una struttura solida farà la differenza;
I volontari donano in maniera generosa il loro tempo, ma vogliono che venga usato con buonsenso. È perciò fondamentale condividere con chiarezza un piano di lavoro, i compiti assegnati e il tempo necessario allo svolgimento degli stessi;
I volontari sono molto simili ai dipendenti. Entrambi vogliono che ciò che ci si aspetta da loro sia espresso in modo chiaro. Una chiara descrizione del lavoro, una formazione ad hoc e un tutor ad essi dedicato sono tre elementi fondamentali di successo;
Un volontario si aspetta ed ha diritto a ricevere una formazione adeguata a svolgere al meglio il compito assegnato. Parlare con il volontario, spiegargli cosa dovrà fare, non è tempo perso ma un necessario investimento;
Riconoscere l’importanza del contributo di un volontario e mostrare apprezzamento è fondamentale nelle attività di coordinamento dei volontari. Un semplice “grazie” non è un grande impegno ma è molto apprezzato e dimostra riconoscimento e gratitudine;
Bisogna rendersi cura dei volontari come persone, non sono oggetti! Festeggiare insieme e socializzare sono validi sistemi per creare coesione e rafforzare il senso di appartenenza;
La credibilità di un coordinatore di volontari si basa sulla sua capacità di fare ciò che dice e di dire ciò che fa. Quando un’organizzazione si impegna nel fare qualcosa, dipendenti e volontari si aspettano che la promessa venga mantenuta. Se le cose cambiano, è doveroso spiegare cosa ha determinato tale cambiamento e le motivazioni che hanno portato ad altre scelte.
Ed allora prepariamoci a raggiungere i nuovi traguardi: da viaggiatori e non da turisti!!!
Il piano di reclutamento ci attende, serve solo il senso della appartenenza e sentirsi utili alla causa AIOS PROTEZIONE CIVILE!
Il presidente Volontario
Giacomo Pellegrino