RIFLESSIONI di venerdì 8 marzo 2019
Da troppi anni, in Italia, si assiste, per via della litigiosità della politica (…o dei politici…) alla negazione di diritti fondamentali, e cioè quelli che hanno alla base le libertà di scelta delle persone.
Spesso la “politica”, decidendo di non intervenire in settori eticamente sensibili, pensa di fermare il cammino dei diritti, espressione dei bisogni essenziali delle persone e dell’evoluzione della società.
Assistiamo così al trasferimento, anomalo, delle competenze legislative, dalle Camere deputate a legiferare, alle aule giudiziarie, consentendo ai Giudici di decidere per tutti i cittadini. Sì, perché una sentenza ad personam, diventa una massima che va … tenuta presente per esprimere altre sentenze!!! (sic!). E tuttavia la ricchezza di uno Stato costituzionale sta nel suo affidare la realizzazione dei diritti non solo al legislatore, come succedeva nell’Ottocento, ma anche ai giudici, costituzionali e comuni.
E oggi, in Italia, il cammino giudiziario dei diritti, possibile solo grazie al coraggio delle persone che hanno accettato di mettersi in gioco anche per tutti gli altri, ha consentito di raggiungere importanti traguardi, che hanno cambiato la vita delle persone, prima e al di là dell’intervento del legislatore.
Così è stato per la legge 40 del 2004 (Procreazione medicalmente assistita), che grazie ai numerosi interventi della Corte costituzionale, della Corte EDU (Corte Europea dei Diritti Umani) e dei giudici comuni, ordinari ed amministrativi, è stata modificata profondamente.
Oggi, dopo anni di estenuante, quanto inutile, finora, dibattito in Parlamento, a partire dalle note vicende Welby ed Englaro, l’altrettanto noto caso “DJ Fabo” e il coraggio del cittadino italiano Marco Cappato, consentono di immaginare una strada giudiziaria per la soluzione del tema noto come “fine vita”.
Lunedì 18 marzo, presso l’IISS “D. De Ruggieri” di Massafra (TA), alle ore 17.00, il Direttore Sanitario AIOS PROTEZIONE CIVILE, nonché Presidente della Associazione Cure Palliative Domiciliari BUTTERFLY, Dr. Ferruccio ALOE’, il Prof. Mons. Michele QUARANTA – Docente di Filosofia – moderati da Sonia FESTA e Giacomo PELLEGRINO, ragioneranno quindi intorno alla fattispecie incriminatrice di cui all’art. 580 c.p., (art. 580 codice penale: Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni), tentando di enucleare, alla luce di alcuni importanti precedenti giurisprudenziali (nazionali e sovranazionali), i profili di incostituzionalità del reato d’istigazione al suicidio, nella parte in cui non esclude la punibilità di colui che si attiva per concretizzare il proposito suicida – non altrimenti realizzabile – del malato terminale o irreversibile, che considera la propria vita non più degna di essere proseguita, in ragione delle eccezionali sofferenze patite.
Ma, in caso di proseguimento della vita, con tante sofferenze personali e relazionali –basti pensare ai congiunti più immediati del “fine vita” – cosa succede: …..si procede con l’intervento delle cure palliative??? (dal latino “pallium”: mantello, protezione; e palliativo non significa “inutile”, le cure palliative, nate circa 30 anni fa in Inghilterra, sono la cura globale e multidisciplinare per i pazienti affetti da una malattia che non risponde più a trattamenti specifici e di cui la morte è diretta conseguenza).
L’argomento “cure palliative” sarà trattato e discusso, con maestria e ricchezze emotive, dall’esperto e medico operativo Ferruccio Aloè.
Porgeranno i saluti istituzionali, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Elisabetta SCALERA e il Coordinatore Regionale Puglia del Parlamento della Legalità Internazionale Dott. Antonio CERBINO.
Interveniamo tutti a Massafra per ascoltare, analizzare, valutare e … dibattere su argomento di notevole attualità!
Con affetto e stima il vostro Amico Presidente
Giacomo Pellegrino